Quando si parla di “clampaggio del cordone ombelicale” si intende quella procedura per cui, a seguito della nascita del bambino, con l’ausilio di due piccole mollette chiamate cord clamp, si va ad isolare una zona del cordone ombelicare per poter eseguire il taglio che separerà il bimbo dalla placenta. A seconda della tempistica con cui viene eseguito potrà andare a interrompere il circolo sanguigno oppure accompagnare la sua fisiologica conclusione.
Esistono, quindi, diverse tempistiche per il clampaggio, esse possono dipendere dai bisogni e desideri della coppia e/o da decisioni del personale sanitario in base alla situazione clinica.
CLAMPAGGIO RITARDATO: interruzione del passaggio di sangue dalla placenta al neonato almeno dopo 1 minuto dalla nascita (considerato tale fino ai 3 minuti dopo la nascita o fino a quando il cordone smette di pulsare)
CLAMPAGGIO FISIOLOGICO: si effettua una volta avvenuto il secondamento, ovvero la nascita della placenta.
LOTUS BIRTH: la placenta rimane attaccata al bambino tramite il cordone ombelicale fino a quando quest’ultimo si staccherà spontaneamente, solitamente nell’arco di 7-10 giorni. Procedura che viene eseguita solamente in alcuni ospedali.
In Italia, in linea con le raccomandazioni internazionali basate su evidenze scientifiche (ACOG-NICE-OMS), viene raccomandato il clampaggio ritardato del cordone.
Ritardare il taglio del cordone ombelicale, in generale, è una pratica clinica che prevede di ‘prolungare’ il tempo di separazione del neonato dalla madre dopo il parto per favorire il passaggio di sangue dalla placenta al bambino garantendo così una fase di transizione feto-neonatale più fisiologica.
Diversi studi hanno dimostrato e riportato i numerosi benefici riguardo gli outcomes materno-neonatali legati a questa scelta di tempistica. Si è visto, infatti, come nel mantenere il cordone ancora ancorato alla
placenta fluiscano numerose quantità di sangue all’organismo del bambino, determinando:
• Fisiologica transizione cardio-polmonare
• Diminuzione rischio di anemia nel neonato.
Diversi studi hanno dimostrato che nei neonati a termine il trasferimento dalla placenta di 80 ml di sangue avviene in 1 minuto dopo il parto. Il sangue fornisce così un’aggiunta fisiologica della quantità di ferro.
• Passaggio di maggiore quantità di immunoglobuline e cellule staminali
• Sviluppo neurologico
• Incremento volume di sangue
• Migliori outcome neonatali nei bambini nati pretermine
• Nessun aumento di perdita ematica materna
Ogni modalità riporta benefici e ognuna di queste, a seconda dei vostri bisogni e desideri, può essere quella più adeguata a voi e alle vostre esigenze. L’ informazione e il confronto con i sanitari che accompagnano il vostro percorso di gravidanza e genitorialità potranno essere per voi un grande supporto per individuare la scelta consapevole migliore per voi.
Buona nascita!